Argonath - Le Colonne dei Re

Neon Genesis Evangelion, Commenti, teorie, spiegazioni, simbologie...

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view post Posted on 16/9/2013, 11:18
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Argonatua divino

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CITAZIONE (willygio @ 16/9/2013, 12:13) 
pure io. mkv

meglio i tuoi :D
 
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tixwins
view post Posted on 17/9/2013, 09:00




.mkv: li vedo solo su pc mi sa. Qualcuno sa se lo legge anche la PS2?
 
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view post Posted on 17/9/2013, 09:40
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Argonatua divino

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CITAZIONE (tixwins @ 17/9/2013, 10:00) 
.mkv: li vedo solo su pc mi sa. Qualcuno sa se lo legge anche la PS2?

ps2 o 3?
Comunque la ps3 mi sa di no, quindi tanto meno la ps2
 
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tixwins
view post Posted on 17/9/2013, 11:44




il problema ora è... quando vi vedo? ahahahahah
 
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KissMyShinyMetalAss
view post Posted on 19/9/2013, 11:53




PS3 non legge mkv
 
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view post Posted on 26/9/2013, 08:05
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Argonatua divino

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Per chi avesse perso il filo (sono sicuro che non sarà successo a nessuno :rolleyes: ) ecco il riassuntone del 3.0

Asuka a bordo del suo Eva-02 e Mari nell’Eva-08, sono in missione per conto della Wille, allo scopo di recuperare l’Eva-01, che la Nerv ha sigillato in un sarcofago e abbandonato nello spazio, con Shinji ancora disciolto al suo interno. Non appena l’Eva-02 si avvicina al sarcofago viene attaccato da un sistema di sicurezza messo a punto dalla Seele e stanziato a guardia dell’Eva-01, il dispositivo possiede tutte le caratteristiche di un angelo, tra cui la capacità di sviluppare un anti-A.T. Field e l’immancabile blood pattern: blue.

Dopo 14 anni disciolto all’interno dell’Eva, Shinji dà il primo segno di vita quando Asuka invoca il suo aiuto e l’Eva-01 si risveglia, spezza il sigillo e fa fuori la bestia con un raggio laser che irradia dal suo occhio. L’Eva-01 precipita sulla terra e Kaworu dà il bentornato a Shinji, a bordo del Wunder, la nave da battaglia nonché quartier generale della Wille.

L’equipe estrae il corpo di Shinji dall’Eva e lo sottopone a una serie di esami e controlli, per accertarsi che sia veramente lui. Anche se sono passati 14 anni, per Shinji il tempo si è fermato nel momento in cui è riuscito a ricongiungersi con Rei, e il ritorno al mondo reale è a dir poco traumatico: non capisce dove si trova, è circondato da estranei e non c’è traccia di Ayanami.

Shinji ritrova Misato che, ormai profondamente cambiata, sembra tutt’altro che felice di rivederlo e lo tratta con freddezza. Quando Shinji le chiede di Ayanami, gli risponde che Rei "non esiste più".
Il ragazzo è sempre più confuso e nessuno sembra avere il tempo o la volontà di chiarire i suoi dubbi; entra in scena Asuka, e anche lei non è per niente entusiasta del ritorno di Shinji. In effetti, la sua prima reazione quando lo vede è quella di scagliare un pugno contro il vetro di protezione che li separa, per sfogare la rabbia e il dolore accumulati nel corso degli anni. Viene anche spiegato che, a causa di una non specificata maledizione degli Eva, Asuka e Mari non sono invecchiate e hanno ancora l'aspetto che avevano nel 2015.

Inoltre, attorno al collo di Shinji è stato installato un collare esplosivo. Lui chiede a Misato di rimuoverlo, ma lei è irremovibile, e Ritsuko gli spiega lo scopo e il funzionamento del collare. Shinji apprende pure che Misato e gli altri non lavorano più per la Nerv, ma per un’organizzazione che ha lo scopo di distruggerla, la Wille. Shinji conosce anche Sakura Suzuhara, sorella minore del suo amico Toji, membro della Wille nonché l'unica che lo tratta amichevolmente.
Shinji chiede ancora di Ayanami, ma gli viene risposto che è stata effettuata un’ispezione completa dell’Eva e che non è stato trovato nulla, a parte il lettore S-Dat. L’equipaggio del Wunder è poi impegnato a fronteggiare l'attacco da parte di un’altra squadra di pseudo-angeli creati dalla Seele, la Nemesis Series.

Mari e Asuka devono combattere la squadra avversaria e Shinji si offre di salire a bordo dell’Eva-01 per aiutarle, ma viene subito bloccato da Misato.
Gli attacchi da parte della Nerv sono efficaci, e il Wunder è costretto alla ritirata, ma questa volta il capitano Katsuragi ha ben altri progetti.
L’ultimo piano assurdo di Misato, infatti, è anche il vero scopo del recupero dello 01, ovvero rendere l’Eva la fonte di alimentazione principale del Wunder, grazie all’elemento S2, in modo che fornisca energia illimitata per la nave, permettendole anche di volare.

Nonostante le difficoltà della battaglia, col Wunder che rischia di essere distrutto insieme all’intero equipaggio, Asuka riesce a completare l’installazione del nuovo motore giusto in tempo, e il Wunder acquisisce una potenza straordinaria che gli permette di spiccare il volo e annientare i Nemesis Series.
Proprio quando Shinji si trova all’apice della confusione e dell’angoscia, il Wunder subisce un nuovo attacco da parte del Mark.09, il gemello cattivo dell’Eva-00 pilotato da Rei. Shinji si ritrova faccia a faccia con quello che crede il vecchio Eva-00, e sente la voce di Rei che lo chiama: "Dove sei, Ikari-kun?".

A quel punto, essendo sempre più confuso, stanco di essere trattato con tanta ostilità e lasciato senza spiegazioni, convinto che tutti gli abbiano mentito sul conto di Ayanami, Shinji lascia che il Mark.09 lo porti via. Misato minaccia Shinji di utilizzare il collare DSS, ma alla fine non ha il coraggio di ucciderlo e lascia che il ragazzo se ne vada con Rei.
Ayanami conduce Shinji al Geofront e questi ritrova il comandante Ikari e il vicecomandante Fuyutsuki, inoltre viene condotto al cospetto della nuova unità Eva-13. Ad accogliere Shinji c’è Gendo che, dopo 14 anni di separazione, lo saluta con la stessa freddezza che da sempre contraddistingue il loro rapporto.

Shinji viene abbandonato a se stesso e si aggira per la base abbandonata in cerca di Rei, con cui spera di ristabilire un rapporto e ottenere risposte, ma la ragazza è fredda e distaccata e non sembra ricordare nulla del suo passato o di come lui l’abbia tratta in salvo.
Continuando a camminare attraverso il Geofront, Shinji si imbatte in un pianoforte e nel misterioso ragazzo che ha intravisto al suo arrivo e col quale gli è stato ordinato di pilotare l’Eva-13.
Il ragazzo si presenta come Kaworu Nagisa e gli propone di eseguire insieme un duetto al pianoforte.

I due dimostrano subito un affiatamento incredibile, ma è evidente che si tratta di uno stratagemma per sottolineare come i due ragazzi entrino subito in sintonia, come se non fosse la prima volta che si incontrano.
Il giorno seguente, Shinji si reca di nuovo da Kaworu, l’unica persona che gli stia vicino e che gli si dimostri amica. Grazie a lui, Shinji incomincia a recuperare un po’ di fiducia, ma non ha avuto delle risposte, vuole capire cos’è successo durante i suoi 14 anni di assenza, così Kaworu acconsente a mostrargli lo stato in cui versa la Terra dopo il Near Third Impact.

Shinji incontra Fuyutsuki, che lo invita a giocare a shogi, ma durante la partita l'uomo gli rivela la verità su sua madre e sulla serie delle Rei Ayanami, e afferma che la Rei del 2.0 si trova ancora nell’Eva-01. Kaworu e Shinji devono pilotare insieme l’Eva-13 e devono usare la Lancia di Longinus e la Lancia di Cassius (quella del 2.0) conservate nel Central Dogma, per riportare il mondo allo stadio precedente al Near Third Impact. Kaworu rimuove il collare DSS dal collo di Shinji e lo indossa al suo posto, permettendogli così di salire a bordo dell’Eva senza rischiare di saltare in aria.

Il Dogma è stato protetto da una speciale barriera simile a una membrana per gli ultimi 14 anni, e i pavimenti sono completamente ricoperti di enormi teschi, con una croce rossa al centro. Giunti a destinazione, Kaworu e Shinji si ritrovano al cospetto di Lilith, che è stata infilzata dalla lancia di Longinus, decapitata e ora il suo corpo è in decomposizione. C'è anche il Mark.06, in un evidente stato di degrado e a sua volta trafitto da una lancia del tutto simile all’altra.
Kaworu spiega che di Lilith non è rimasto che il cadavere, mentre il Mark.06 è ridotto in quello stato a causa dello sfruttamento da parte dei Lilin. Fanno la loro comparsa nel Central Dogma, a bordo dei rispettivi Eva, Mari e Asuka. Shinji e Asuka si affrontano in battaglia, mentre Kaworu è ancora immerso in profonda meditazione. Shinji riesce ad avere la meglio e si avvicina alle lance, ma Kaworu gli intima di fermarsi (si tratta di due lance di Longinus, ed estrarle significherebbe dare l’avvio al Fourth Impact), perché ha capito di essere stato una pedina nelle mani di Gendo e della Seele per tutto il tempo. Ignorando Kaworu, Shinji taglia l’alimentazione alla sua entry plug, escludendolo così dal sistema di pilotaggio per impedirgli di interferire, ed estrae le lance. Lilith esplode e provoca il risveglio del 12° Angelo che era stato sigillato al suo interno. Morto il 12° Angelo, Kaworu diventa il 13° Angelo, colui che innescherà il Fourth Impact. Il collare DSS attorno al suo collo inizia a lampeggiare, rilevando il diagramma d’onda: blu. Le lance di Longinus trafiggono i palmi dell’Eva-13, la Camera del Guf si è aperta e l’unico modo per arrestare il processo è eliminarne la causa, ovvero Kaworu, destinato a sacrificarsi per trarre in salvo l’umanità. Il collare DSS attorno al collo di Kaworu si attiva ed esplode, Shinji disperato lo vede morire in modo atroce attraverso il vetro che separa le entry plug. Nel frattempo il Wunder accorre in aiuto di Asuka e Mari ma il Mark.09 cerca di penetrare nel suo sistema di controllo e assumerne il comando grazie a un programma di hacking messo a punto dalla Seele. Per fermarlo, Asuka è costretta a ricorrere all’autodistruzione del suo Eva, che abbandona appena in tempo. Il processo non si arresta, ma Mari riesce ad estrarre l’entry plug dell’Eva-13 e il Fourth Impact si interrompe. L’Eva-08 viene recuperato dal Wunder, che si allontana, e Asuka raggiunge l’entry plug di Shinji, dove trova il ragazzo rannicchiato sul fondo, in silenzio. Asuka si infuria, lo afferra per il polso e lo trascina fuori.

Insieme a loro c’è anche Rei, uscita incolume dalla battaglia. I tre si incamminano attraverso il deserto rosso scomparendo all'orizzonte.
 
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willygio
view post Posted on 26/9/2013, 08:58




Raccontato così pare quasi bello...
 
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view post Posted on 26/9/2013, 11:12
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Argonatua divino

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Due recensioni, la prima positiva, la seconda un po' meno.


"Uno dei film di punta dalla passata estate cinematografica è stato sicuramente Pacific Rim di Guillermo del Toro.
Il film metteva in scena la lotta tra Kaiju, colossali mostri tipici del cinema giapponese, e Jeagers chiaramente ispirati ai vari mecha, sempre di origine nipponica.
Appena vennero diffuse le prime immagini, unanimemente fu affermato che Del Toro stava rifacendo Evangelion per il cinema americano. Una volta vista l’opera, il giudizio cambiò radicalmente; Evangelion è molto di più.
Laddove Pacific Rim si configura come semplice intrattenimento (seppur di alta qualità), Evangelion certamente intrattiene lo spettatore, ma mentre le immagini scorrono, non possiamo fare a meno di interrogarci sui diversi temi che solleva, dalla religione alla psicologia dei personaggi, fino alla redenzione e all’apocalisse. L’unico problema è che tutte queste domande non trovano risposta, almeno fino ad ora, tenendo il pubblico di tutto il mondo con il fiato sospeso fino all’ultimo.

Il progetto Rebuild of Evangelion, voluto dallo stesso ideatore Hideaki Anno con la collaborazione dello studio Khara, è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno mondiale, che ha creato intorno a sé un vastissimo seguito nell’arco di più di 25 anni.
Inizialmente Evangelion nasce nel 1995 come anime di 26 puntante, conclusosi nel 1996, ma la enormi proteste da parte dei fan per il finale, diedero vita ad un manga ispirato alla serie e con diverso finale, diversi spin off e due lungometraggi che riscrivono in parte la storia.
Dopo tutta questa mole di materiale, a dieci anni dell’ultimo lavoro dedicato alla serie, Anno decide di rimettere mano alla sua opera più importante, spinto dalla convinzione che nel panorama degli anime non sia stato creato niente di nuovo dopo Evangelion.

Punto d’arrivo e quindi punto di (ri)inizio, Rebuild of Evangelion si articola come un brano di musica gagaku e cioè in Jo, Ha, Kyu, che corrispondono rispettivamente al preludio, all’intermezzo e al finale della musica occidentale, stabilendo però di divedere in due parti l’ultimo movimento.
I primi due capitoli uscirono rispettivamente nel 2007 e nel 2009, lasciando piuttosto perplessi i fan della storica serie, poiché non mostravano grandi cambiamenti in fatto di trama.
Quello che a occhi superficiali può sembrare un mero remake, ad un analisi più attenta rivela significati e dettagli del tutto nuovi. Seppur sia vero che la storia dei primi due film sia la stessa della serie, cioè che sbalordisce, è l’abilità di Anno di passare da una versione a puntate per la televisione a un vero e proprio anime per il grande schermo.

Troviamo, innanzitutto, molta più attenzione per il sonoro, dalle musiche ai suoni delle battaglie, tutto è perfettamente calibrato in modo da rendere l’opera un’esperienza riservata esclusivamente alla sala cinematografica.
Il disegno è aggiornato alle nuove tecniche di computer graphics, giocando con degli accostamenti cromatici apprezzabili appieno grazie all’avvento dell’alta definizione.
Questo discorso deve essere tuttavia ampliato se parliamo del terzo capitolo della tetralogia, poiché da questo momento in avanti la trama prende un corso diverso da quello conosciuto, una mossa che ha lasciato attoniti tanto i neofiti quanto i fan di vecchia data.

La vicenda riprende 14 anni dopo il Third Impact, che chiudeva Evangelion 2.0, durante una missione di recupero dell’Eva 01 con Shinji a bordo, sigillato dalla NERV in una sarcofago e abbandonato nell’orbita terreste.
Questo salto temporale ovviamente disorienta Shinji, che non riesce a capire cosa sia successo e nessuno gli da delle risposte soddisfacenti. Uno dei maggiori pregi del Rebuild è che riesce a far partecipe chi assiste alle ansie del protagonista molto più che nella serie, in un rapporto quasi simbiotico. Nel primo capitolo siamo pienamente compartecipi del senso di solitudine, delle enormi responsabilità e soprattutto della paura che attanagliano Shinji. Stessa connessione s’instaura anche in Evangelion 3.0, vogliamo capire cosa è successo in questi 14 anni e tendiamo occhi e orecchie il più possibile per cogliere dettagli nascosti, aspettiamo con ansia la scena successiva, sperando sveli l’arcano, ma avere risposte altre domande vengono sollevate, lasciando alla quarta parte il compito di svelare gli enigmi.


Al centro di questo terzo episodio c’è il senso di colpa di Shinji per aver causato la distruzione del pianeta con il Third Impact e quindi il suo desiderio di rivalsa nei confronti dell’umanità, che gli ha impresso una maledizione per i suoi peccati.
Sono messi in secondo piano alcuni personaggi che in origine avevano un ruolo fondamentale, come Asuka o Misato, concentrandosi maggiormente sul rapporto tra Kaworu e Shinji, toccando momenti d’imbarazzo, con tanto di rossore sulle guance.
Il duetto al piano tra i due potrebbe apparire un po’ forzato, ma se contestualizzato rivela la complicità implicita dei due piloti che guideranno insieme l’Eva-13, oltre a fornire uno dei momenti più lirici e leggeri della pellicola, una meravigliosa calma prima della tempesta.
Significativo anche il dialogo tra i due durante quest’intermezzo musicale, Shinji afferma di voler suonare meglio, ma Kaworu ribatte che non è importante, quello che conta è produrre suoni gradevoli e per fare ciò bisogna ripetere lo stesso brano, finché non si è soddisfatti del risultato.
Questo frammento potrebbe contenere la chiave di lettura per il progetto Rebuild, ogni volta che Anno rimette mano al suo magnum opus ha la possibilità di ricostruire il mondo e ciò che cambia non è semplicemente la trama o i comportamenti dei personaggi, ma la sua intera Weltanschauung.
Evangelion 3.0: You Can (not) Redo sarà al cinema per un’unica e irripetibile serata, il 25 settembre, grazie allo sforzo di Nexo Digital e Dynit, che quest’anno si sono adoperate per portare in Italia grandi anime come Akira e Wolf Children, un lavoro mirabile che speriamo continui anche nel 2014."


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"Sono trascorsi 14 anni dagli eventi di Evangelion 2.0: la Terra è sopravvissuta al Terzo Impatto ma ha pagato un prezzo molto salato. Nonostante buona parte dell'umanità si sia estinta, la NERV e la SEELE continuano a portare avanti i loro misteriosi piani; un gruppo di dissidenti della NERV hanno formato la WILLE, staccatasi dopo aver compreso l'obiettivo insano alla base dei progetti superomistici di Ikari Gendo, padre di Shinji. Quando gli Eva-02 e Eva-08 della WILLE recuperano il disperso Ikari Shinji, causa involontaria del Terzo Impatto, devono proibirgli di guidare nuovamente un Eva, affinché non ne causi un Quarto e definitivo.

Il terzo episodio di una tetralogia in cui è il quarto capitolo la ragione di tutto - Rebuild of Evangelion è nata proprio per scrivere un finale all'altezza della saga che possa riconciliare Anno con i fan delusi da quello originario - è destinato a deludere, a prescindere dal suo effettivo valore. Ma Evangelion 3.0 -You Can (Not) Redo colleziona tutti gli elementi essenziali affinché questa maledizione perduri. La classica partenza in medias res, con scontri a base di strabilianti effetti visivi, punta a spiazzare lo spettatore, sia esso il neofita che il fan incallito della serie originaria; con un incipit ellittico ed esoterico, Hideaki Anno sceglie di ricostruire lentamente i ricordi di Ikari Shinji e quindi di rimandare il più possibile le spiegazioni sulla scomparsa di Rei Ayanami o il carattere mutato di Misato. Quando infine il momento delle rivelazioni arriva, il suo impatto sulla struttura narrativa e sul ritmo del film è distruttivo, azzerando la componente action per lunghi tratti in favore del resoconto sui misfatti della NERV e di dissertazioni filosofico-intimiste, non supportate da una sceneggiatura all'altezza del compito, di Kaworu, il misterioso nuovo amico del protagonista. Quest'ultimo rappresenta il personaggio più interessante diEvangelion 3.0 con un imprevedibile sottotesto omoerotico che emerge dalla bromance in atto tra Shinji e Kaworu, destinati a guidare il medesimo Eva per salvare l'umanità (o forse condannarla in eterno); avvicinandosi al senso ultimo di Evangelion e dell'animo di Shinji: cercare costantemente di rimediare ai propri errori finendo per ripeterli, in un loop cristologico di colpa, espiazione e ancora colpa.

Fatta eccezione per Shinji e Kaworu, però, la psicologia degli altri personaggi è azzerata; Hideaki Anno riduce Asuka, Misato e tutti gli altri storici protagonisti della serie a bidimensionali strumenti del compimento del destino, aumentando la sensazione di alienazione che accomuna spettatore e protagonista, ma insieme a questa i dubbi sul senso ultimo di un episodio che pare voler "estendere", senza affermare alcunché di imprescindibile per la saga. Come era ampiamente previsto già all'inizio della saga Rebuild of Evangelion, al quarto e ultimo episodio toccano almeno due ingrati compiti: riscrivere il finale di Evangelion e insieme dare un senso al Rebuild stesso. Una missione tutt'altro che semplice e tutt'altro che agevolata dalla sensazione di aspettative inappagate lasciata da Evangelion 3.0."
 
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22 replies since 5/9/2013, 07:23   304 views
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