| DATHCHA NKIK
Appartengo al clan dei Knik, che opera principalmente in uno dei quadranti ovest del Mare di Dune di Tatooine, setacciando con il nostro sandcrawler il deserto alla ricerca di resti, rottami e rifiuti da riciclare o rimontare, per poi rivenderli in città o ai coloni umani. Un giorno ci imbattemmo in un rottame di nave spaziale che era precipitato nel deserto, ma ancora in condizioni discrete; all’interno c’era anche qualche arma e qualche droide. Come di solito smontammo le parti di valore e infine caricammo il resto per fonderlo all’interno del sandcrawler. Avevamo fatto il lavoro di una stagione in un solo colpo! Per questo facemmo rotta verso le montagne, per raggiungere le tane del nostro clan, prima di riciclare i rottami e venderli in città. Lungo il tragitto, però, venimmo attaccati da uno squadrone d’assalto di droidi, caccia e navi spaziali!!! Nonostante la nostra resistenza e le nostre armi ioniche venimmo spazzati via: il nostro sandcrawler venne abbordato ed espugnato dai droidi … che cosa stavano cercando? Forse qualcosa che era contenuto all’interno della nave … o di un droide? Con il nostro mezzo saccheggiato e in fiamme non mi restò che afferrare il possibile e sgattaiolare via tramite un piccolo portello e poi nascondermi tra le dune. Più della metà della nostra tribù era stato spazzato via, compresa la nostra unica fonte di risorse, il sandcrawler che a breve sarebbe caduto preda di un altro clan di Jawa o peggio da una tribù di Sabbipodi. Dovevo raggiungere una colonia o una città, vendere quel poco che avevo (mezzo droide, un paio di blaster e qualche dispositivo elettronico rotto) e tornare alla mia tribù (o per lo meno a quello che ne rimaneva). Viaggiando giorno e notte raggiunsi una città come da piano; ora dovevo solo piazzare con un po’ di astuzia i miei rottami a qualche bifolco alieno e sarei riuscito a procurarmi un mezzo per tornare a casa. Riuscii a piazzare un blaster e qualche comlink rotto e qualche altro ciaffo a dei coloni umani ignoranti, però certo ero ancora lontano alla somma che mi serviva e avevo solo mezzo droide con me (una vecchia unità C1, di cui non si salvava neanche la metà della metà che avevo!), di cui però ero riuscito miracolosamente a riattaccare i connettori principali ed era in grado di fingere per lo meno di essere funzionante per qualche minuto! Decisi bene di piazzarlo a un brutto ceffo Trandoshan che aveva appena perso al gioco il suo e che aveva bisogno di un droide per calcolare la rotta di ritorno della sua nave (i Trandoshan non sono famosi per le loro capacità di calcolo dell’iperspazio!). L’affare si concluse con successo, il grosso stupido alieno non si era accorto di aver appena comprato un bidone! La trattativa, però, era durata parecchio per poter strappare il prezzo che mi serviva per lo swoop … mentre stavo uscendo dal locale sentii un brutto brutto rumore di cavi friggere e di cortocircuito: il droide bidone non aveva retto. Feci per uscire alla svelta dal locale correndo fra le gambe degli alieni della bettola in cui era avvenuta la compravendita, quando un altro Trandoshan mi si parò davanti alla porta armato di tutto punto. Non feci in tempo ad appellarmi con le preghiere al “Drago della Sabbia che tutto ingoia” che sentii il sibilo di un blaster … ma ero ancora vivo. Il bruto Trandoshan cadde a terra … dietro di lui un altro alieno, un umano, che lo aveva freddato alle spalle! Senza pensarci, per istinto fuggii dal locale seguendo l’umano e, dileguandoci tra il caos delle strade mente l’altro Trandoshan ci inseguiva, raggiungemmo lo spazioporto. Quando, seguendo ancora l’umano, feci per salire nella sua stessa nave, lo strano umano si girò e mi disse:”Dove credi di andare piccoletto? Che ci fai qui? Questa è la mia nave!”. Sinceramente all’epoca non conoscevo bene gli umani (a parte qualche povero colono) e pensai che stesse scherzando, e gli dissi:” Ashuna ashuna! (Andiamo andiamo!) Quel grosso Trandoshan mi sta ancora alle costole!” A quel punto l’umano mi guardò e mi fece:”Ma che dici, quello insegue me, rivuole la nave del suo capo!” … “e io che pensavo che rivolesse i soldi del droide cortocircuitato!” risposi. Esplodemmo in una fragorosa risata, che fu interrotta dai colpi di blaster del nostro vecchio amico Trandoshan. Salimmo sulla nave e partimmo. Senza saperlo, con il mio droide farlocco avevo distratto i Trandoshan che stavano cercando Rogers Prince Nelson (sì, è questo il nome dell’umano che è con me!) quel tanto che servì a Rogers per svignarsela dal locale e freddare uno di loro alle spalle! Quando si dice il Jawa giusto al momento giusto! Da quel giorno io a Rat Racer (sì, è uno degli stupidi soprannomi dell’umano appena citato) siamo inseparabili … il mio nome è Dathcha Nkik … non sono più tornato a casa, alla mia tribù, giriamo la galassia in cerca di buoni affari ed avventure … ma questa, questa è un’altra storia ancora da raccontare.
Abilità tecniche Da bravo riciclatore di rottami sono molto preparato tecnicamente, specialmente nella riparazione di droidi e astronavi (ma anche di blaster, insomma riaccrocco tutto!). Ho ovviamente con me anche qualche bullone limitativo per droidi.
Abilità belliche Me la cavo bene con il blaster, specialmente quello ionico! Ovviamente al combattimento fisico preferisco la fuga (anche acrobatica!).
Abilità di agilità So nascondermi nel deserto come in un locale pieno di alieni, so scomparire nel nulla quando voglio. Sono anche molto lesto che le mie piccole manine (nascondersi e rapidità di mano).
Abilità sociali Persuasione e Raggirare … indispensabili per un buon ricettatore … ops, volevo dire riciclatore!
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